lunedì 4 aprile 2011

Mondi separati 2

medium:L'Unità del: 30 marzo 2011
Autore/Conduttore:Nicola Cacace
Fonte/Titolo Originale:Laureati, Pochi e disoccupati paradosso italiano
Proposto da:AlCo
Testo:

Chissà se e quando si cercherà di guardare bene per capire il problema dov'è...
Nel frattempo i giovani che fanno? Che possono e debbono fare?
Certamente NON abboccare alle Sirene che il sistema ha prodotto:
-Corsi che promettono di ampliare il bagaglio formativo (una volta si sarebbe detto nozionistico);
-Aspettare il posto dal proprio 'santo in paradiso';
-Rispondere ad annunci fotocopia per mirabolanti promesse di lavoro;


MA piuttosto  cominciare a lavorare (per il significato del concetto vedi l'indagine 'Il lavoro cos'è'), facendo QUALUNQUE  cosa, e lì, mentre si lavoro cercare di capire quello che è il mondo del lavoro.
Informarsi su basi Oggettive,   quindi trarre conclusioni e prendere decisioni che sono operative e non ULTERIORMENTE formative. 
E' importante capire che da noi, nonostante il fatiscente sistema formativo pubblico, quello delle aziende è ancora più arretrato (non certamente per colpa dei soli imprenditori...)?
...come sempre dietro questa considerazione pessimistica si celano tante OPPORTUNITA' per chi deciderà di contribuire a far evolvere il livello imprenditoriale, dando il suo contributo alla nascita di 
una classe imprenditoriale più evoluta ed allineata alle esigenze ed opportunità del mondo attuale.

Paradosso, fenomeno inspiegabile alla luce dei fatti noti. Paradosso può essere considerato il caso dei laureati italiani, sono quasi la metà di altri Paesi industriali ma hanno tassi di disoccupazione quasi doppi.

...l'apparente paradosso"pochi laureati ed anche disoccupati" non mi preoccupa solo e tanto per il fenomeno in sè, ma per quello che sottende, una diagnosi molto amara per l'azienda Italia, che produce beni e servizi a basso valore aggiunto e soprattutto a basso contenuto di tecnologie ed innovazione....

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