venerdì 11 aprile 2014

MASTER ProMAO – Passo 2° e Conclusione


Il 6 marzo scorso dopo un impegno lungo oltre tre mesi, si è concluso, con   l’evento ‘Spread your Mind’ il MASTER ProMAO.Cercherò di riassumere i risultati partendo dalla fine.

La sala ha accolto un pubblico composto da persone di età, cultura e formazione diverse. Complessivamente le presenze hanno sfiorato il centinaio di partecipanti, gli intervenuti hanno seguito dall’inizio al termine la manifestazione con estremo interesse.


Se ne può quindi dedurre che:  è stato confezionato un ‘Prodotto culturale’ Fruibile ed Interessante.



Se tale risultato fosse stato ottenuto da un Team di laureati in Economia e Commercio, forse avrebbe potuto rappresentare un risultato scontato e atteso, ma siamo certi che, nel tempo in cui è stato realizzato, ben pochi Team, compreso quello composto da ‘tecnici’,  autonomamente avrebbero saputo fornire uguale ‘spettacolarità’, qualità e sostanza.

             Di ciò va certamente reso merito ai ragazzi che hanno prodotto il risultato, ma, in misura almeno equivalente alla modalità di supporto e ‘accompagnamento’ che è stata loro fornita.



             In buona sostanza  Socrate (maieutica) e Galileo (metodo), avrebbero avuto ben più alta difficoltà a produrre i loro risultati senza la presenza, della guida esperta:  ‘Virgilio’, conoscitore di luoghi, problemi, trabocchetti, metodi e modalità relazionali, difficoltà presenti nel mondo Operativo (del LAVORO).




Il percorso effettuato ha consentito ai neo-laureati che hanno frequentato il Master , di comprendere quali e quanti altri problemi avrebbero dovuto e potuto affrontare meglio; hanno toccato con mano cosa significa lavorare in gruppo, programmare, esercitarsi, verificare i risultati, individuare e separare ciò che è fondamentale da ciò che è superfluo, trovare forme e contenuti idonei alla fruibilità dei destinatari, etc…

Tutto questo è esperienza, tutto questo è quanto serve nel mondo del lavoro, per rendersi produttivi, per realizzare un prodotto, materiale o immateriale che sia.

   
      Il dettaglio delle attività svolte dai partecipanti, talvolta ancora inconsapevolmente, ma colte in pieno dai professionisti presenti in aula, sta proprio a dimostrare che l’obiettivo principale del percorso è stato COMPLETAMENTE raggiunto.

 E’ stato così chiaramente dimostrato che il potenziale di competenze e di innovazione contenuto nei giovani laureati, ha bisogno di un ‘accompagnamento’ per produrre i suoi effetti pratici.

Purtroppo molto spesso il sistema economico-produttivo che dovrebbe utilizzare queste opportunità, non si dimostra né consapevole né preparato al ruolo e, purtroppo, ancora oggi un sistema ‘bloccato’, invece di segnalare il vero problema continua a concentrarsi sul sistema formativo, che pur avendo le sue gravissime colpe, non è certo il principale colpevole.

 
     Per completare la riflessione, riporto alcuni passaggi dell’editoriale di Enrico Sassoon  in HBR di gennaio 2014 dove riferendo il pensiero di Enrico Moretti, professore  italiano in USA, dice “ … l’istruzione opera nei due sensi: nelle zone dove è elevata  e crescente crea benessere maggiore perché attira persone ed aziende di qualità che rafforzano il ciclo virtuoso; nelle zone dove è debole e decrescente agisce da disincentivo  e determina il circolo vizioso di minore attività economica, minore attrattività sociale e minore benessere…”

   
   Dato che il grosso delle imprese italiane che sono andate a produrre all’estero, lo hanno fatto trasferendosi in Romania, Polonia, Bulgaria, India etc…, a meno che non si voglia sostenere che ci sono andate perché attirate dal ciclo virtuoso, dovremmo essere costretti ad includere UNA BUONA VOLTA, nel concetto di Istruzione, Cultura, competenza etc…, prima di quello che esce dalla nostra scuola, ciò che E’ presente nelle nostre aziende. Ciò va fatto senza farci trarre in inganno dalle eccellenze, che abbiamo, ma guardando il fenomeno dall’alto e cercando di coglierne il senso. Certamente i partecipanti al Master hanno imparato ed utilizzato la visione complessiva, strategico, sistemica che li ha molto aiutati nel confezionamento del ‘Prodotto Culturale’ realizzato. Se di questa modalità se ne facesse maggior uso a tutti i livelli non potremmo che trarne beneficio sia a livello individuale che sociale.

Colgo l’occasione per schematizzare quello che potrebbe essere un percorso finalizzato a rompere i ‘circoli viziosi’ che ostacolano lo sviluppo del Capitale Sociale; nello schema emerge che il miglioramento della qualità del sistema scolastico occupa solamente il 5° gradino, dopo:  A.1 – A.2 – A.3 e B.
 
 
Per concludere, riallacciandomi allo schema sottoriportato che cerca di sistematizzare le Competenze necessarie nel mondo del Lavoro, vorrei sottolineare che quanto realizzato nell’ambito del MASTER, pur essendo un’azione molto importante, quella che rompe la principale barriera tra Scuola e Lavoro, tuttavia ancora non ha portato a conclusione l’intero ciclo formativo necessario alla formazione completa di colui che opera in qualunque ambito lavorativo. Ma questo è un argomento molto complesso che affronteremo in ulteriori riflessioni e che stiamo cercando di sviluppare nel gruppo T3C su Linkedin, dove tutti gli interessati al tema sono graditi.