mercoledì 14 aprile 2010

GAP Scuola - Azienda

medium:BLOG del:14 aprile 2010 Autore/Conduttore:AlCo Fonte/Titolo Originale:Distanza Università Azienda Proposto da::AlCo Testo: Anche in seguito ad alcune riflessioni dei nostri lettori,riteniamo opportuno pubblicare questa Mappa Mentale, che pur nei limiti imposti dalla schematizzazione, tuttavia analizza uno dei principali problemi che coloro che, dopo un lungo iter scolastico,si trovano ad affrontare nel momento in cui sono messi di fronte a compiti Operativi Per INGRANDIRE clicca sull'immagine Ricordiamo che commenti, riflessioni critiche e suggeriumenti oltre che direttamente al Post, possono essere inviate alla nostra casella 'trovalav@gmail.com'

lunedì 5 aprile 2010

Ancora sul MISMATCH: serve 'A', facciamo 'B'

medium:il Messaggero del: 3 aprile 2010 Autore/Conduttore:Anna Maria Sersale Fonte/Titolo Originale:Lauree, squilibrio domanda-offerta: mancano medici, infermieri e ingegneri Proposto da::AlCo Testo: Abbiamo frotte di giovani laureati che non trovano lavoro, ma allo stesso tempo aziende che cercano laureati pressoché introvabili. … C’è uno squilibrio tra domanda e offerta di laureati, con un esubero nel settore politico-sociale, psicologico, letterario, linguistico e biologico. Resta insoddisfatta, invece, la domanda nei settori economico-statistico, sanitario e ingegneristico, che ancora promettono sbocchi. …«Dovremmo migliorare le politiche di orientamento e la programmazione delle lauree - ammette Franco Cuccurullo, rettore di Chieti e presidente del Comitato nazionale di valutazione del sistema universitario… … A un anno dal conseguimento del titolo le cifre sono preoccupanti: tra i laureati triennali la disoccupazione è passata dal 16,5 al 22%; tra coloro i quali hanno il titolo “magistrale” il balzo è stato dal 14 al 21% e tra gli specialistici a ciclo unico (medici, architetti, veterinari, ecc.) l’incremento è stato dal 9 al 15%. Secondo Almalaurea “le difficoltà di assorbimento nel mercato del lavoro” riguardano un po’ tutti i settori. … le difficoltà ci sono - afferma Vincenzo Milanesi, rettore di Padova e coordinatore di Aquis, l’associazione degli atenei di qualità - Per aiutare i giovani occorre migliorare la comunicazione tra il mondo del lavoro e quello della formazione. … E dei giovani che abbiamo molti, troppi, sono usciti dal circuito della formazione. Come dicono gli spagnoli, allarmati dalla generazione del “ni” e “ni”, quella generazione che non studia e non lavora, c’è chi si perde per strada. Leggi tutto...

giovedì 1 aprile 2010

Come STAVAMO ...

medium:ISTAT del: 2010 Autore/Conduttore:noi Italia, 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo Fonte/Titolo Originale: Tasso di disoccupazione giovanile Proposto da::AlCo Testo: La Commissione europea individua nella categoria dei giovani un “soggetto vulnerabile” e sollecita la revisione delle politiche specifiche, raccomandando in particolare di rivedere quelle relative alla transizione scuola-lavoro.... ...Nel 2008 il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è pari al 21,3 per cento, in aumento di un punto rispetto all’anno precedente e più che triplo rispetto al tasso di disoccupazione totale. Rispetto al 1999 il valore si è comunque ridotto di 7,5 punti percentuali. La diminuzione è in gran parte da attribuirsi alla veloce tendenza a posticipare l’ingresso nel mercato del lavoro, determinata sia dalle difficoltà dell’inserimento occupazionale sia dalla maggiore permanenza dei giovani nel sistema formativo.... leggi tutto...

E... non è un pesce d'Aprile...

medium:ANSAdel: 1 aprile 2010 Autore/Conduttore:ANSA Fonte/Titolo Originale:Lavoro: Istat, disoccupazione giovani schizza a 28,2% Proposto da::AlCo Testo: (ANSA) - ROMA, 31 MAR - Il tasso di disoccupazione a febbraio resta invariato (8,5%) ma quello relativo ai giovani (15-24 anni) schizza al 28,2%. Lo riferisce l'Istat, che per la disoccupazione giovanile segnala una crescita di 0,8 punti percentuali rispetto al mese precedente e di quattro punti percentuali rispetto a febbraio 2009. Il tasso italiano e' superiore di 7,6 punti rispetto a quello relativo alla Ue-27 (20,6%). Il numero degli occupati a febbraio risulta pari a 22.806.000, -0,1% rispetto a gennaio (calo determinato dalla sola componente maschile) e -1,7% rispetto a febbraio 2009, corrispondente a 395.000 unita' in meno. Lo comunica l'Istat, sulla base dei dati provvisori e destagionalizzati. Il tasso di occupazione e' pari al 56,8%, inferiore rispetto a gennaio di 0,1 punti percentuali e rispetto a febbraio 2009 di 1,3 punti percentuali.