Note e riflessioni sparse da
un Capodanno ‘a testa in giù’
31 dicembre
2014, YARRA PARK Melbourne famiglie con bambini ed anziani che giocano,
assistono a spettacoli in attesa dei 'fuochi d'artificio per i bambini'. Si,
qui i bambini sono una componente
principale della società ed ovunque si nota l'attenzione che la società
dedica loro.
Esistono
spazi e/o attenzioni, supporti per bambini in banca, centri commerciali,
ristoranti, vari esercizi commerciali, senza contare gli innumerevoli parchi
attrezzati, completamente funzionanti, senza una carta o rifiuti di altro genere a terra (il 'bello' è
che non ci sono neanche i cestini!),
senza recinzioni (come le case) nè
guardiani/custodi/gestori.
Ecco questo
è uno degli effetti che l'Australia, terra promessa, miraggio per moltissimi
italiani, offre ai propri abitanti (attenzione ce ne sono di vario genere:
turisti, residenti e cittadini), le differenze non sono da sottovalutare,
purtroppo anche qui ci si può imbattere in qualche connazionale che le prova
tutte per superare i diversi paletti posti dall’Amministrazione locale…
Il viaggio
per arrivare lo faccio in metropolitana, affollatissima. Ma la prima sorpresa è
che: oggi, è Capodanno, NON si paga, si risparmiano oltre 6,00 $ ad andare ed
altrettanti a tornare. Ad informarci è una pattuglia di polizia di servizio
alla stazione, dove non c'è personale della Metro; ci sono solo dei ‘totem’
dove si DEVE ‘strisciare’ la propria carta di viaggio (biglietti non ce ne
sono!) sia all’entrata che all’uscita.
Scesi nei
pressi di Yarra Park grandi cartelli luminosi ricordano che è un giorno di
Alcool '0' (i controlli ci sono, sono a tappeto, veloci e dalle eventuali, non
simpatiche) conseguenze IMMEDIATE.
Si,
siamo in un posto dove è possibile fare festa, con famiglie (dai nonni ai molti
bambini) tutti insieme a giocare. G I O C A R E
sui prati, senza toccare una goccia d'alcool. Incredibile? Impossibile?
Strano? Ma vero!
Nessuno
protesta per questa “mancanza di libertà”, magari apprezzano molto di più,
l'altra faccia della medaglia: quel mondo civile, vivibile, 'fantastico' che
piace tanto anche agli italiani d'Italia. La cosa difficile da comprendere è che
per ottenere certi benefici è necessario saper accettare i relativi 'costi'
ovvero il rispetto dei diritti ALTRUI,
cioè l'osservanza dei propri DOVERI.
Dopo aver
assistito allo sciamare di migliaia di enormi pipistrelli che vivono
appollaiati sugli alberi di questo parco adiacente allo stadio di Melbourne, ed
ai fuochi d'artificio, un mare, anzi un MARE di gente, si è diretta verso la
Metro (ALSTOM, per la cronaca). Per rientrare a casa, anche qui, data la grande
affluenza di gente, grande calca, binari stracolmi -metro sempre gratuita-.
Carrozzine,
molto spesso a due posti, bambini in braccio a genitori e nonni. C'è calca, ma
molta tranquillità. I treni si susseguono a distanza di poco più di 60” (dopo
le 22,00 del giorno di capodanno, mentre a Roma l’assentismo dei vigili tocca
livelli assurdi…).
Dopo
due o tre treni riusciamo a salire, Polizia alla Metro non se ne vede, solo qualche addetto dei trasporti
pubblici che segnala alle famiglie con carrozzine dove sia meglio passare, e
dopo 20' siamo a casa.
Il Capodanno
continua, gente in canottiera, in mezze maniche, calzoni corti o lunghi, mini,
scollature da spiaggia, maglioni, cappotti (il mio, ad esempio). Quì è estate,
ma Melbourne ha un clima talmente instabile che si può passare da 10 a 40°
nella stessa giornata, anzi addirittura nella stessa ora... Una quantità enorme
e diversa di 'soggetti' strani, vestiti ognuno come 'gli pare', tatuaggi di
ogni forma, dimensione e colore, ma non
un ubriaco, non una scena di intemperanza.
Il
Capodanno italiano da quando si gettavano le vasche da bagno ed altri oggetti d’arredamento
in strada, ad oggi, che si spara per 'far festa', ha sempre avuto necessità di
una notevole dose di trasgressione pericolosa, per sé e per gli altri per fare
Festa!
Fare
pulizia delle cose vecchie in casa propria, per imbrattare spazi e luoghi pubblici (tanto non sono i
nostri....).
Legalità e Libertà
Qui se
trasgressione c'è è nei canoni di abbigliamento e alimentazione, ma non di
invasione e trasgressione dei luoghi pubblici, delle cose di 'tutti'. Eppure
anche qui è pieno di Italiani o 'ex'.... Sono felici di stare qui, si sentono
parte di questo continente e sono tristi per quanto sentono dell'Italia. Dicono
che qui si vive benissimo, vedono che i
loro figli hanno un futuro, trovano lavoro e se lo perdono ne trovano un
altro. Sono italiani, ma, non solo hanno imparato a comportarsi secondo gli
standard sociali del luogo, ma sono contenti di vivere qui, ed in 'Italy'
vogliono ritornare solo per turismo..., perchè l'Italia è BELLA, è la loro
storia, ma come si vive qui....
Da quanto
percepisco e recepisco, per ottenere questo risultato impensabile in Italia,
non sono servite leggi speciali, ma il semplice ESEMPIO, affiancato all'
esistenza di adeguata legislazione e rigorosamente applicata e, in maniera quanto
più possibile immediata, senza ritardi e, soprattutto,senza eccezioni (!).
Piccoli
(?) principi che possiamo ritrovare negli scritti di uno dei tanti spiriti
illustri che l’Italia ha prodotto e poi ‘superato’…: Cesare Beccaria.
Socio Economia
Oggi le
leggi e la struttura economica Australiana non consentono un'immigrazione indiscriminata, si esige la
conoscenza della lingua, competenza e preparazione in discipline specifiche, ma
anche disponibilità finanziaria (molti
individuano in questo un potenziale rischio); c'è molta 'CINA' e sempre più
cinesi , tanto che circolano scritte: “more chinees, less tree”.
L'attenzione
al Valore Aggiunto da avere e/o saper produrre è fondamentale.
Il costo della vita in Australia,
non è certo basso e senza avere entrate adeguate la vita può diventare
difficile anche qui, come dimostrano i non pochi 'delusi' rientrati...
Cosa vuol
dire che la vita in Australia è cara, forse alcuni piccoli esempi possono
aiutare:
- colazione con cappuccino e cornetto, con facilità arriva a 10 $
- un Kg di pane 4$ (quello locale), il doppio quello tipo italia.
- un quotidiano 2,5 $
- una visita dal medico generico costa 75 $
- L'assistenza medica per il percorso di una gravidanza 14.000 $
- L'affitto di una casa media, fuori della città metropolitana, facilmente raggiunge e supera i 1.500$
- Il costo di acquisto, per la stessa casa a cavallo del milione di $
- un lt di acqua minerale costa a partire da 2,5 $
- un viaggio in metro di ca 20km 6,5 $
- un kg di frutta di stagione locale supera facilmente i 3 $
- una bottiglia di vino di primo prezzo 6-7 $
- prosciutto locale 13-18 $/Kg
- prosciutto italiano (primo prezzo) 40 $ /kg
- l'elettronica (TV, PC e Cell) ha invece prezzi molto più allineati ai nostri;
Di contro le
statistiche sull'occupazione dei laureati (che sta calando) qui si fanno controllando la situazione
occupazionale a 4 mesi , si MESI, dalla laurea (in Italia a 4 anni!) ...
Lo stipendio
lordo medio di un laureato (laureato che svolge lavoro da laureato) sotto i 25
anni è di 52.500 $.
I politici che anche qui non sembrano brillare per capacità, a differenza
dell'Italia sono anche in grado di dare esempi positivi, magari pagando il
ticket del parcheggio della propria auto. Da noi, al massimo può accadere che
un politico riesca ad andare a fare acquisti senza scorta, ma 'addirittura'
pagare il parcheggio....
Qualche nota di ‘costume’
I commessi
di grandi magazzini, di catene di franchising hanno lo stesso
comportamento verso i clienti di quello dei
titolali, di piccoli e grandi esercizi,
produttivi o commerciali: un atteggiamento di rispetto, di disponibilità e di
VERA attenzione al cliente. Forse perchè è 'il patrimonio' attuale e futuro
dell'azienda, o solo perchè è giusto
aver rispetto ed attenzione all'altro. Tutto ciò accade non perchè frutto
di corsi di formazione, ma perché è giusto così. Il rispetto e l’aiuto reciproco
('almeno fino a prova contraria', come dicono gli Australiani e conferma
qualche italiano residente da decenni in Australia) è parte integrante della
cultura locale, cultura che trae origine da comunità di guardiani e galeotti che,
una volta scontata la pena, da liberi cittadini decisero insieme di costruire
una società vivibile.
Questo
ritengo sia uno dei principali elementi del successo che l’Australia sta
raccogliendo.
Purtroppo ho
la sensazione che molti nostri connazionali riescano, invece, a vedere solo gli
effetti positivi che questa società ha prodotto, senza domandarsi, o
comprendere del tutto come abbiano fatto, quali percorsi abbiano seguito, come
sia stato possibile che percorsi e comportamenti si siano potuti
realizzare....
Certo poi le leggi inclusive, che
danno fiducia a chi fa (ma sono ferme e dure e tempestive nell'applicazione,
per chi trasgredisce!) fanno il resto; non c'è obbligo di rilascio dello
scontrino fiscale e neanche di avere il POS, ma sono pochissimi (in genere
cinesi) gli esercizi che accettano solo contante....
Comunque la
cosa che traspare, da una permanenza di qualche settimana nei dintorni di
Melbourne e dalle visite alla metropoli e ad alcuni ambienti turistico
produttivi è principalmente una: una Grande voglia di VIVERE, di fare, di
fiducia nel domani, figli, figli, figli, informalità di abbigliamento, molto
meno di comportamento; autonomia (obbligata e ricercata) e serietà.
Si
respira un'aria da 'anni 60' in Italia, poi sono arrivati gli anni 70 e
soprattutto 80 tagliati 'su misura' per noi italiani e lì è cominciato l'inizio
della fine: quando abbiamo deciso che potevamo vivere bene sulle spalle dei
nostri figli!
Tanto per
concludere sorridendo (?): qui vanno alla grande le pubblicità di agenzie
funebri che invitano ad investire quanto prima nel proprio funerale, per non
gravare sui propri figli!!!
Considerazioni conclusive
Chi ha avuto
la forza di seguire fin qui queste note strampalate si starà forse chiedendo a
cosa servano, dove si voglia arrivare con una riflessione del genere, a chi sia
indirizzata.
La risposta è
forse banale: vuole essere una sorta di promemoria con relative riflessioni che
un italiano in visita in Australia si è posto. Spero ci sia qualche spunto di
riflessione per chi si chiede perché, come mai in Italia siamo dove siamo, se
riusciremo a cambiare e quali strade potrebbero essere percorse; ma anche per
chi sta pensando di dare una svolta alla sua vita andando a vivere ‘a testa in
giù’.
L'Australia
non mi è sembrata il paese dei 'balocchi' dove si arriva, si viene assunti
-ciascuno a fare il lavoro che gli va- con retribuzioni d'oro con cui vivere da
nababbo. E' però una nazione dove chi ha voglia di lavorare ha ampi spazi per
farlo (con il suo impegno MA nell'ambito delle leggi che seguono attentamente
l'evolversi dei tempi e delle situazioni).
Gli
abitanti sembrano molto apprezzare i vantaggi che il rispetto dei DOVERI, affiancati
al riconoscimento dei diritti e la rinuncia alla spesso abusata privacy (ci
sono telecamere ovunque…), determinano:
l'ambiente che si viene a creare è 'confortevole', piacevole, produce voglia di
vivere, di viverlo, mantenerlo e migliorarlo, e sono molto attenti ad eventuali
minacce che possano distruggerlo/modificarlo.
Gli
Australiani ‘doc’ sembrano aver acquisito un sesto senso sul come mantenerlo e
ne sono molto gelosi.