giovedì 27 maggio 2010
Rete REALE o VIRTUALE, per trovare lavoro?
medium:Barometro delle professioni del: 27 aprile 2010
Autore/Conduttore: Achille Paliotta
Fonte/Titolo Originale:Intervista ad Achille Paliotta
Proposto da:AlCo
Testo:
D:Dalla carta alla rete. Che ruolo avranno a suo avviso i social network nel futuro della ricerca di personale?
R:.... Bisogna dire però, che questo segmento per essere utilizzato necessita di un buon grado di alfabetizzazione informatica. Dunque riguarda di più le nuove generazioni e interessa categorie professionali .....come quelle informatiche o quelle più innovative e dinamiche.
Un altro aspetto dei social network è che questi canali di ricerca di lavoro non valgono tanto per il neo-laureato o il neo-diplomato ma sono utili a chi ha già una occupazione e cerca un nuovo impiego.
...E' sicuramente un canale interessante e innovativo che può dare delle risposte all'occupazione anche se ad oggi non riguarda grossi numeri.
Non dimentichiamo, infatti, che il canale più utilizzato da tutti e da sempre, è quello dei reticoli sociali, ovvero delle segnalazioni fatte dalla famiglia, dagli amici oppure dai colleghi di lavoro.
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Il Lavoro è scarso e malpagato, ma il resto non aiuta...
medium:AP Com del:26 maggio 2010
Autore/Conduttore:AP Com
Fonte/Titolo Originale: I giovani italiani secondo l'Istat: non lavorano, non studiano
Proposto da::AlCo
Testo:
....All'abbassarsi dell'età il quadro non migliora: guardando agli studenti di oggi, i futuri 'bamboccioni' di domani, nell'anno scolastico 2008/2009 il 7,7% degli iscritti a scuole superiori ha ripetuto l'anno di corso, e il dato sale al 10,3% se si considerano gli iscritti al primo anno.
...Altra piaga è l'abbandono scolastico: il 12,2% del totale degli iscritti al primo anno abbandona il percorso d'istruzione non iscrivendosi all'anno successivo e un ulteriore 3,4% lascia gli studi alla fine del secondo anno, con una situazione particolarmente critica per il Mezzogiorno, con abbandoni al primo e al secondo anno pari rispettivamente al 14,1% e al 3,8%.
Fragile il bagaglio culturale: i giovani italiani leggono poco e più di un ragazzo su dieci tra i 15 e i 29 anni nel 2009 non ha letto un libro in un anno.
E, stranamente, non ha neanche mai utilizzato il personal computer.
...il dilemma dell'uovo e della gallina si ripropone sistematicamente in diverse 'salse'...
"il lavoro non c'è perchè questo il quadro culturale in cui ci troviamo o, il quadro culturale in cui ci troviamoè quello che è perchè il lavoro non c'è ???"
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domenica 2 maggio 2010
1° Maggio, la 'Vacanza' del lavoro
medium:Repubblica del: 1 maggio 2010
Autore/Conduttore: Ilvo Diamanti
Fonte/Titolo Originale: Primo maggio, dov'è la festa?
Proposto da:AlCo
Testo:
..... Si dovrebbe parlare, semmai, del "non lavoro". Della disoccupazione reale e di quella implicita. Nascosta tra le pieghe dei lavoratori scoraggiati, che non risultano disoccupati solo perché, per realismo, non si "offrono" sul mercato del lavoro. E per questo non vengono calcolati nei "tassi di disoccupazione". Ma anche dell'occupazione informale.
E si dovrebbe parlare, ancora, degli imprenditori, piccoli e piccolissimi, che stentano a continuare la loro attività perché i clienti non li pagano, faticano ad accedere al credito. E non riescono a mantenere l'azienda e i dipendenti. Lavoratori e piccoli imprenditori "disperati". Per fare parlare di sé, per essere "notiziabili"...
...C'è uno squilibrio violento fra la percezione sociale e la rappresentazione pubblica - mediatica - del lavoro e dei suoi problemi...
...Tra le notizie di prima serata del Tg1 monitorate dall'Osservatorio di Pavia (per la Fondazione Unipolis) nello scorso settembre, ai problemi legati al lavoro, alla disoccupazione, alla perdita dei risparmi era riservato il 7% sul totale delle notizie. Per fare un confronto con le tivù pubbliche di altri paesi europei, nello stesso periodo, Ard (Germania) dedicava ai temi del lavoro e della disoccupazione il 21% delle notizie, Bbc One il 26%, France 2 il 41%...
...Ma i giovani, è noto, non esistono. Sospesi fra precarietà e dipendenza dalla famiglia. Protetti dai genitori, a cui affidano le chiavi del futuro (in cambio di quelle di casa). ...
...Nell'insieme, il 49% dei giovani oggi si dice orientato verso un'attività autonoma o professionale. Circa 10 punti in meno di 4 anni fa. ...
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