martedì 30 giugno 2009

Il merito e la creatività sono sviliti a vantaggio delle conoscenze personali

medium:Sole24Ore del:5.05.09
Autore/Conduttore:Franco Locatelli
Fonte:Società Libera- VII Rapporto (2009)
Proposto da:AlCo
Testo:nell'ambito del VII Rapporto -2009- presentato da Società Libera si evidenzia come 'La povertà delle istituzioni favorisce corporazioni, lavoro nero e corruzioni sociali'

...Gli ostacoli incontrati dai timidi tentativi di liberalizzazione - osserva il Rapporto - riflettono il potere d’interdizione di lobby e corporazioni pronte a difendere la chiusura al mercato delle rispettive nicchie monopolistiche e che all’ombra di quelle “cattive istituzioni” hanno affinato meccanismi per piegare a proprio vantaggio l’applicazione (o l’evasione) delle regole, costruendo così le proprie fortune.

[<- sintesi grafica dei principali concetti riportata su 'Il Sole24Ore']


La sopravvivenza e la stessa identità di quei gruppi dipende proprio dalla conservazione di un assetto istituzionale nel quale la certezza del diritto - e dei diritti individuali - non viene vista come un bene pubblico, ma alla stregua d’un privilegio concesso in modo selettivo e arbitrario; il merito e la creatività sono sviliti a vantaggio di conoscenze personali e familiari; il controllo dei centri di potere sui flussi di informazioni rende opache le relazioni politiche e di mercato, attenuando le responsabilità dei decisori. Nessuno dei Governi, di diverso colore politico, che si sono avvicendati in questi anni - conclude il Rapporto - è riuscito a mettere in atto provvedimenti in grado d’invertire, o almeno contrastare efficamente, questa linea di tendenza».
Conclusione: senza buone istituzioni niente liberalizzazioni, ma per rinnovare le istituzioni ci vorrebbe, insieme alla volontà politica, un’autentica rivoluzione culturale. La posta in gioco è alta ma la liberalizzazione del sistema non è un lusso. Nemmeno in tempi di crisi.

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